sabato 23 settembre 2017

l'Autunnno e la Biblioteca: nuovi bellissimi libri

Ieri, per il Primo Giorno d'Autunno, abbiamo fatto spese per la Biblioteca! In arrivo sugli scaffali e per tutti i bambini grandi e piccoli, ci sono tante storie per attraversare il mondo, ridere, divenire amici, immaginare, capire le altre creature, gli alberi, le stagioni ... e fare merenda con le tigri.
Ve ne presentiamo qualcuno, cominciando proprio dalla Tigre di un grande classico, pubblicato nell'originale inglese nel 1968 e da poco tempo disponibile anche nella versione italiana: Una tigre all'ora del tè  (Mondadori) di Judith Kerr.

La storia è molto semplice ma a suo modo misteriosa: un pomeriggio all'improvviso si presenta a casa di Sophie e della sua mamma una tigre affamatissima che in breve mangia tutto quello che c'è di disponibile, biscotti, birra del babbo, tutta l'acqua dal rubinetto, spargendo in giro la confusione che solo un grosso animale può causare. Cosa succede dopo? Per scoprirlo venite a trovarci, prendete il libro e innamoratevene!



Pablo, il carretto e l'aquilone invece, scritto da Luigi dal Cin , illustrato da Anna Forlati e pubblicato da Lapis, casa editrice particolarmente attenta alle diversità del mondo e ai suoi contesti sociali, narra la storia di un bambino nato nella periferia di una grande città e che già da piccolo deve lavorare per aiutare la famiglia. Ma questo non gli impedisce di meravigliarsi e gioire delle cose che piacciono a tutti i bambini di ogni tempo e parte del globo, come un aquilone nel vento.



E ancora: un libro di animali che farà molto ridere dal genio irriverente di Julia Donaldson (l'autrice del Gruffalò, che abbiamo letto tante volte con i bambini della Scuola Lo Scoiattolo) e il tratto incantato di Helen Oxenbury: Il gigante salterino (Mondadori).


Non pensate che sia finita qui! Vi aspettano poi un elefante su un albero, la storia di un ciliegio, i classicissimi e anticonformisti musicanti di Brema, dalla fiaba del fratelli Grimm a una nuova versione canadese con alce, orsetto lavatore, castoro e orso al posto di asino, cane, gatto e gallo. Che aspettate a venire a leggere?







giovedì 7 settembre 2017

Calendario autunnale

Salve a tutti amici della Valle che venite a trovarci da ogni luogo!
Come sempre quando si avvicina l'autunno tutto riparte, nuove idee, idee vecchie ma sempre buone, appuntamenti tradizionali e sorprese.
Qui di seguito ecco il calendario in aggiornamento delle attività per questi ultimi mesi dell'anno - vi aspettiamo!


Giovedì 21 settembre: Ripresa del doposcuola e apertura biblioteca a cadenza settimanale dalle 15 alle 18 ogni giovedì fino a dicembre compreso

Domenica 24 settembre: Strasantomorina. Giochi all’aria aperta. Corsa intorno al paese e giochi per i bambini. Ore 9.15 ritrovo.

Sabato 30 settembre ore 20.00 Circolo di Santomoro: Cena di Autofinanziamento per Il Viaggio dell’Eroe. Laboratorio di Fiaba e Poesia. A breve tutte le informazioni.

Sabato 7 ottobre Visita alla Rocchetta Mattei tutto il giorno.

Sabato 14 ottobre ore 20.00 Circolo di Santomoro: Duello Poetico della Valle fra Iano e Santomoro. Con Michele Berti e Chiara Vitali.

Venerdì 20 ottobre ore 18.30 e poi ore 21.00 Festa dell’Accoglienza. A cura della Scuola dell’Infanzia Lo Scoiattolo.

Martedì 24 ottobre, ore 10.00 Incontro con il gruppo dei Cavalli (Scuola Lo Scoiattolo): Facciamo i biscotti di Halloween!

Sabato 28 e Domenica 29 ottobre: Zucche Vuote. Laboratori gratuiti di Halloween per bambini di tutte le età. Indispensabile prenotare.

Martedì 7 novembre ore 9.30 Incontro con il gruppo degli Scoiattoli (Scuola Lo Scoiattolo): Coloriamo con piante e verdure. Con Cecilia Lattari.

Domenica 19 novembre dalle 15 in poi: Incontro con Cecilia Lattari per laboratorio e degustazione di tisane.

Giovedì 30 novembre ore 10.00 Incontro con il gruppo Pesciolini (Scuola Lo Scoiattolo): Cantastorie in biblioteca.


Domenica 3 dicembre: Festa In attesa del Natale con mostra d’artigianato locale e merenda per tutti.

venerdì 1 settembre 2017

Duello poetico fra i paesi di Iano e Santomoro

Per tutta l'estate Michele Berti di Iano e Chiara Vitali di Santomoro si sono sfidati a suon di rime, per decidere quale dei due paesi nelle due diverse Valli della Bure, fosse il migliore. Su facebook, ma anche nei borghi ne abbiamo viste delle belle, fra immagini, stoccate e perfino rapimenti!

Il Duello continua e nell'autunno speriamo di vedere gli sfidanti confrontarsi dal vivo. Intanto ecco le poesie che raccontano storie e momenti di vita paesana!



Michele:


Come pesciolini siete arrivati,

E si sa che ad uscir dalla vostra Acqua vi siete spaventati.
Ma In un soffio Scoiattoli siete diventati,
e serenità ed indipendenza in voi sono sbocciati.
Poi al galoppo i cavalli son'arrivati,
e tenendo gli occhi aperti il mondo vi ha abbracciati.
Ora la Chiara "Cavalli alati" vi ha chiamati,
ed a volar verso il futuro sappiam che siete preparati !
Quindi buona vita bricconcelli,
che il domani sarà pieno di momenti belli !!

Ps : l'ho scritta soltanto perché sennò la Chiara c'ha il paesino più bello .. e scrive le poesie .. e fa il pane ...gne gne gne.
Noi del poggio di là no si vole esser mia da meno eh

Chiara:


Michele hai cominciato prima

e ti tocca sfidarmi con la rima,
Se coraggio tu n'hai,
si gareggia a colpi di like!
C'è da assegnare la medaglia d'oro
fra il tuo Iano e il mio Santomoro...
Voglio vedere i vostri posti belli
(poi si sa che fate buoni i tortelli!)
Noi la caccia al tesoro con sorprese,
voi la recita nella piazza del paese...
E della vittoria non sentitevi certi
solo perché avete l'Antonella Berti!

Michele:

Chiara, oh bella Santomorina

la sfida l'accetto giorno, notte e mattina.
I paesi son dell'umanità i tesori,
Ma il nostro è il più bello, "vedi Iano e poi muori".
Ci sfideremo a colpi d'Aie, grotti e poderi
Vediam se "contro" Iano ne uscirete interi.
Voi c'avete la Peppina,
la sua pizza è della valle la Regina.
Ma noi c'abbiamo il Circolino,
dove si gioca a carte e si beve il Vino !
Per chi c'avesse frainteso,
noi ci si sfida, ma solo per scherzo è sottinteso !
Ci si vol bene come fratelli,
E i nostri paesi son TUTTI Belli !
Perciò cari cittadini,
state a guardare quel che custodiscono i nostri paesini !

Chiara:

Farò del mio meglio, ora che m'hai sfidato

Perché il mio Santomoro val la pena d'essere mostrato!
Affilo i coltelli, pardon, le dita
Non pensare che qui sia finita!
C'ho un paio di assi pronti
Sembrano adatti a questi nostri scontri...
Posterò le foto della nostra Bure
che scorre melodiosa nelle notti scure,
Anche se due parole potrei dire sulla strada
Che in confronto alla vostra, par un'autostrada!
Ci sono tre ponti e più di una curvetta
Ma per salì da voi, è tutta stretta!
Noi si rimeggia e si combatte a armi pari
...Non vorrei scoprire che sono belli uguali!

Michele:

Chiara, tosto iniziam questo bel duello,

per decider fra il tuo o il mio quale sarà il paese più bello.
Questo è un pezzo del mio IANO, io te lo presento,
ed anche in foto è già un portento.
Qui si vedon la chiesa, Colle ed il Castello,
e già non saprei dir quale dei tre scorci sia il più bello !
I colori dei monti ci fan da cornice,
per farne un dipinto Van Gogh ci finirebbe la vernice.
Ora tocca a te farmi veder il tuo Santomoro,
voglio capir se è vero che custodisce un tesoro.
Ragazza del poggio di là, questo è solo un assaggio,
goditi il panorama e fatti coraggio !

Chiara:

Guarda guarda, caro ianese

che ora ti mostro il mio paese!
Eccoti infatti Santomoro
che riluccica proprio come oro...
Ha un passato antico, prima del Mille
(se conosci le tue origini storiche, dille!)
e accoglieva agricoltori e manovali,
Ma anche carbonai e lavoratori stagionali.
Fino all'Ottocento ha "sopravvissuto"
ma dal Novecento sì che è cresciuto!
Sul piano umano e sul piano culturale
aprendosi al mondo (ahimè) con la prima guerra mondiale.
Qui non ebbe gran seguito il fascismo
semmai il socialismo, certo il comunismo.
A tal proposito, dato che se ne ragiona
ti invito a visitare il cippo alla Serrantona...
È alla memoria di tre civili e due sfollati
che vorremmo non fossero dimenticati...
Rimo a cuore aperto, m'hai chiesto del tesoro
la memoria storica è forse il nostro oro!

Michele:

Oh giovane Santomorina,

con me non far tanto la maestrina.
Le nostre origin son le stesse,
genti sveglie e poco fesse !
Partendo da Iano fino in Sardegna,
han fatto il Carbone e segato tanta legna.
La guerra anche da noi è arrivata,
nemmen la nostra valle ne è stata risparmiata.
Fra fame, razzie e colpi di cannone,
abbiam tutti subito quella tremenda stagione.
Vieni a veder il parco della Rimembranza,
che della memoria è la nostra "Stanza".
In mezzo veglia l'Angelo ai Caduti,
che ricorda quelli che moriron per dare Aiuti.
Sappi, Amica mia e della Valle,
che per parlar di memoria ti guarderò sempre le spalle.

Chiara:

Guarda Michele, la tocco piano,

ma noi qui abbiamo Lo Scoiattolo, non ce lo dimentichiamo!
È la scuola dell'infanzia di cui andiamo fieri
sembra anzi che nasconda dei poteri...
Perché si entra, non si vuole uscirne più
è un mondo nel mondo di quassù.
Contiene piccoli animali in libertà:
pesci, scoiattoli e cavalli regnano nella felicità.
Imparano a sognare, a diventare grandi,
a sorridere certo, anche a stare un po' ai "comandi".
Lo so, tu lo conosci bene
ribatter su di questo non ti conviene
Ci gira gente in gamba, di valore,
personale doc e maestre di spessore...
Ma lo sai (e non ti stupirà per niente)
che è ianese, la referente?

Michele:

Che voi che ti dica Chiara Vitali,

anche per me, quel posto non ha eguali.
Tre anni son trascorsi così di fretta,
del mio cuore c'ho lasciato una bella fetta.
I nostri gnomi gli abbiamo affidato,
e loro ragazze e ragazzi c'hanno riconsegnato.
Ancor non so se Santomoro celi un tesoro,
ma lo scoiattolo è per certo un posto d'oro.
Chi ci lavora è tutta brava gente,
ma IANESE è la Dirigente !!!
l'Antonella molti della nostra valle ha allevato,
e per certo nemmeno un colpo ha mai sbagliato.
Anzi no, con un bimbo solo ha un po’ fallato,
è successo quando anch'io gli son toccato  ...
(commento Chiara: Eh, ti dirò, quando ti s'è conosciuto
siamo rimasti un po' così...
Perché che era stata la tua maestra s'è saputo
E ci siamo detti "un ci usciranno mica tutti come lui lì?!"
Via giù, una battuta fammela fare
Visto che il tocco non ho dovuto aspettare! )

Michele:

Or che mi ribolle "naccherina",

ti racconto un po' della nostra storia qui in collina.
Lo sapevi che il mio IANO, così fu chiamato,
in onor di GIANO Bifronte che dai romani fu il più amato.
IANUS in latino era il suo nome,
chiamarci JANO fu l'ovvia soluzione
Un fronte guarda ad ovest Germinaia,
ad est guardiamo i Villaioli che stanno nell'aia.
Sappi che la via francigena ci attraversava,
per andar da Roma a Santiago la gente da noi passava.
Una domanda ho per te ragazza,
ma per rispondermi non diventer pazza.
il nome Santomoro, mi son sempre domandato,
Da cosa nasce e perché così vi han chiamato ?

Chiara:

Collega di rime, ti rispondo in poesia

su Santomoro, nome del paese e della via.
Ci chiamaron così per l'oratorio dei benedettini
eretto come ospizio per tutti i pellegrini.
A San Mauro era dedicato
e il toponimo "Santomoro" da lì è derivato.
Nel XII secolo una nuova chiesa fu costruita,
di un'elegante abside fu in seguito abbellita.
Dedicata a Silvestro e Mauro santi,
con una torre di difesa a proteggere gli abitanti,
dalla cui cima si avvistavano i bizantini,
i nemici che pressavano i confini.
Siamo ubicati sulla riva destra della Bure di Pratale
la cui bellezza ti dovrò decantare.
Quello sarà il mio carico pesante...
...Alla prossima, caro il mio sfidante!
Chissà quale sarà realmente la sua storia,
quel che è certo è che fa parte di Iano e della sua memoria.

Michele:

Grazie Chiara, e io te ne sono grato,

un'altra cosa nuova ci hai tramandato.
Bella la tua chiesa non ho altro da ribadire,
ma guarda un po' la mia e mi saprai ridire.
Nel 1577 furon prese le macerie della Pieve di Spanarecchio,
e dai muli portate a Iano secchio per secchio.
Con quei sassi, pietre e un lavoro sopraffino,
ecco che nacque la nostra Chiesa di San Martino.
Di fianco alla chiesa dove un tempo c'era una porticato,
c'è un posto speciale da noi ribattezzato "il Quadrato".
Son solo dei gradini, niente di particolare,
ma c'abbiam passato giorni e notti, soltanto a chiacchierare.
Immagino se quelle soglie potessero parlare,
loro si che tanta vita avrebbero da raccontare.
Buona lettura duellante, ed affila la scure,
or son curioso di legger della tua Bure.

Chiara:

Caro poeta del Poggio meno bello

è entrata nel vivo la sfida del cartello.
C'è chi se le suona, per fortuna noi si canta
e con le poesie tutti quanti si incanta.
Ti ho promesso di tirare fuori l'asso
ti arriverà pesante, proprio come un masso...
Perché ti allego foto del nostro torrente
(a proposito, ma voi avete niente?)
Nasce dalle nostre colline, ad Acquifredola, ai Pozzi del Bagno,
il primo guado è il Ponte di Legno, fatto di travi di castagno.
I militari passavano da lì
per esercitarsi al tiro a Piandellì.
Ai lati del fiume c'erano gli orti, detti Burali
curati, colorati, per bellezza senza eguali.
I campi non avevano protezioni,
uno dietro l'altro, dal paese fino all'Armaglioni.
Vi eran seccatoi, detti anche metati
oggi quei muri son tutti crollati.
Ma la Bure resta bella, il suo scorrere ci accompagna,
poi ora d'estate, volendo ci si bagna!
Prima di bere l'acqua, si diceva una storiella
ora non usa più, però non si cancella:
"Acqua di sorgente
la beve il serpente
la beve Dio
la posso bere anch'io".
"Care, fresche e dolci acque" scriveva Petrarca Francesco
Perché, ne son sicura, era nei Burali al fresco.



Michele:
Così impara a scrivere del "Poggio meno bello"
Or la tengo io legata qui sotto al cartello! ! (rapimento di Chiara a Iano)

Michele:

Cara la mia amica montanina,

l'acqua è da sempre vita e bontà divina.
Voi avete il torrente, ma noi non siam da meno,
abbiam la Fora che ci attraversa il paese intero.
Or per la stagione è un po in arsura,
ma d'acqua nella bure ne riversa tanta e pura.
Poi, così tanto per precisare,
la bure ai Greti è anch'essa un nostro affare.
Passando da Iano e venendo giù per le Capannacce,
la "nostra" acqua entra nel fiume e ne perdiam le tracce.
Quello in foto è un antico ponticino,
e della fora la foce è proprio lì vicino.
Or che per far la ganza hai scomodato pure i poeti famosi,
chi posso citar io, prima che il fegato mi vada in cirrosi ?
Una frase di Leonardo da Vinci avrei trovato,
e di sicuro l'avrà scritta nella fora, dopo essersi dissetato.
"L'acqua che tocchi de' fiumi è l'ultima di quelle che andò
e la prima di quella che viene. Così il tempo presente."

Chiara:

Vi s'era detto "Non si fan sconti

a chi oltrepassa il confine fra i monti"
Ed ecco che qualcuna ha azzardato
e noi il coltello abbiamo affilato...
Non sappiamo se l'abbiamo zittita
quel che è certo è che l'abbiamo rapita!
Vi chiediamo un riscatto per la ianese
leggete bene, non vogliam sorprese:
Un mazzo di hellebori ci dovete portare
questo è il riscatto a cui dovete sottostare!
Se ne portate un mazzo da cento
Si libera subito, è un giuramento! (rapimento di Antonella a Santomoro)


Michele:

Poetessa di "Santo Mauro" riprendiam la discussione,

è per me arrivato il momento di presentarti il "Quercione".
Si trova vicino alla Chiesa e alla Bottega,
e alla sua ombra le genti da sempre aggrega.
Dato che sei vispa avrai già notato,
che oltre ad esser bello, ha l'interno scavato.
Il come sia successo è avvolto dal mistero,
ci son tante storie, ma non sappiam quale sia il vero.
La prima dice che la quercia si era ammalata,
e svuotarla dovettero per esser salvata.
La seconda, che da un fulmine fu colpita,
la squarciò, ma non riuscì a togliergli la vita.
La terza narra che fu in parte bruciata,
quando il PCI alle elezioni prese una ripassata.



(commento di Chiara: È deliziosa questa tua poesia...
Bellissima la quercia, qualunque la sua verità sia!
Gli alberi sono muti testimoni
del passaggio del tempo, il susseguirsi delle stagioni...
Questa quercia ha assistito alla storia,
chissà cosa direbbe, se a parlar fosse la sua memoria!)


Chiara:

Compagno di poetiche schermaglie

ho ancora materiale per le nostre battaglie.
Lo ammetto, mi son commossa a leggere del Quercione,
non so se abbiamo niente che regga il paragone.
Santomoro è un mosaico di piazze e piazzette,
vicoli, passaggi, archi e rughette.
Montagnana è la parte più antica,
a crederci non si fa fatica
perché è sulla via dalla chiesa a Fisciano
per raggiungere la Badia a Taona con il bastone in mano.
Il Poggetto è alto, sovrasta il paese
di notte sembra un presepe con le luci accese...
Ci sono due piazzette e una fontana,
i bimbi oggi ci giocano a campana.
Un arco collega le due parti,
molte case son patrimonio delle belle arti!
Al Poggetto si arriva con una scala in pietra dall'aina
(si chiama così perché è piccolina):
è a forma di U, ci facevano i lavori dei campi
anche se i suoi spazi certo non son ampi.
Di fronte c'è il Nencio, con l'aia per la trebbiatura...
Ma l'origine del nome ahimè non è sicura.
Ci abitava una famiglia ricca, di una certa apparenza
ed è lì che oggi ho la mia residenza.
Da qui vai nella Ruga, o scendi ai Lamberti
se vai all'avventura vedrai che ti diverti!
Se procedi verso il Ponte
ti consiglio qualche fresca fonte,
se vai invece verso la chiesa
troverai una sorpresa...
Perché arrivi al borgo,
di case un piccolo sobborgo,
in passato stalle e aia per la battitura
(l'origine del nome qui è sicura).
Ma un consiglio ti voglio dare,
per poter davvero Santomoro apprezzare...
Sali ai Vignali, goditi il panorama
e capirai perché chi ci vive lo ama.

Michele:

Donzella mi devi scusare,

ma non ho ancora il materiale giusto per replicare.
Ho iniziato a contar le nostre frazioni,
sono arrivato e 23 e ancor ne spuntano da altre 100 direzioni !
Nel mentre che preparavo la mia offensiva,
mi han recapitato questa canzone con una missiva.
"Iano paese d'incanto" così si intitolava
ricordo d'averla sentita cantar in piazza mentre si mangiava.
Al Circolo seduti tutti insieme in lunghe tavolate,
durante il pasto, poesie o canzoni venivan sempre declamate.
Son sincero, da bambino, mi sembravan cose strane,
ma adesso capisco che per tutti erano importanti quanto il pane.
Perché nei paesi la gente era modesta,
ma bastava stare insieme per far festa.


Chiara:

Quando vi s'è rapito la maestra,

tutto avevi, tranne l'aria mesta,
anzi una reazione di giubilo e allegria
alla festa in paese tu desti il via!
Or voglio vedere, quando chiederò il riscatto
chi risponderà a questo scacco matto!
Magari stavolta gli hellebori vedrò
e perché li cercate tanto forse capirò.
In Via Iano e Vicatoli mi legasti al cartello
ma in fondo del tuo, il mio paese è fratello...
Tu sei venuto al nostro cinema all'aperto,
ti abbiamo ammanettato e gli occhi coperto.
Ma si ride, si scherza, è una presa in giro
io intanto con la pistola ben ti miro.
C'è un modo per farsi rilasciare
tu sai qual'è, ci devi accontentare
e dire "È più bello Santomoro con le sue genti!"
non hai notato come siamo accoglienti?
Continua la battaglia, sempre più dura...
...A venir alla tua festa, devo aver paura? (rapimento di Michele a Santomoro)

Michele:

Or che la libertà ho riconquistato,

devo chiederti una tregua, ma solo per un tempo limitato.
Perché dal 23 al 30 avrò la festa al paesello,
e ci sarà da farsi un ....... come un corbello!
Te ed i tuoi paesani siete tutti invitati,
vi do la mia parola che non verrete nemmen sfiorati.
Quindi venite pure e non abbiate paura,
prometto che con i santomorini non farem la frittura!
A presto ragazza mia sfidante,
intanto affila le tue armi perché te ne serviranno tante!!

Chiara:

Ianese, accolgo la richiesta

ben ci sta una tregua in periodo di festa!
Parteciperò volentieri anch'io
invito i miei compaesani a seguir l'esempio mio...
Per l'animazione dedicata ai piccini
anche per la recita, certo, ma vengo per gli stuzzichini!
Verrò volentieri ad assaggiare i rinomati tortelli
(son più famosi degli hellebori, quelli!)
Condivido con onore la locandina e il programma
perchè è bello tener delle tradizioni viva la fiamma!
Quindi santomorini tutti a Iano,
si promette di non far troppo baccano.

Michele:

Pulzella del poggio a noi vicino,

ti ringrazio per la tregua e ti mando anche un bacino.
I miei omaggi vanno anche ai tuoi Santomorini,
che han partecipato alla nostra festa con grandi e piccini.
Or basta con le smancerie perché il duello dobbiam continuare,
e tutto questo "miele" non vorrei la glicemia ci facesse troppo alzare !
Ripartirei mostrandoti questi due Massi,
che posso considerar entrambi come dei nostri assi.
Si trovano tutti e due nel Valicone,
e ti parlerò di loro per una ragione.
Da quel costone tutto unito, con scalpelli e un lavoro certosino,
Son stati estratti i tre Altari della nostra chiesa di San Martino.
Mentre quel masso gigante e ben squadrato,
Alla Ferriera di Bussotto sarebbe dovuto esser trasportato.
Ma il suo peso forse non fu ben calcolato,
perché il Baroccio che doveva caricarlo ne rimase schiacciato !
Con il tempo legni e ruote dalla natura son state riassorbite,
ma il masso resta lì fiero delle sue gesta inaudite.

Chiara:

Diamo fuoco alle micce, che squillino le trombe

è presto per mettere le schermaglie nelle tombe.
Tregua concessa, tortelli assaggiati
confermo che eran i più buoni mai mangiati,
ma poi ci si addolcisce e si stringe alleanza
e invece ci s'aspettava finisse in mattanza!
Ricorderai il mio tributo alla Bure di Pratale
che in effetti non fu niente male,
allora per continuare su quel filone
ho pensato di descriverti un luogo senza paragone...
Il Bozzo di Bengasi, chiamato così da chi era il padrone
anche se credo che non fosse un soprannome.
È un posto magico della nostra zona
dove fare il bagno d'estate e la natura fa da padrona,
puoi lasciare ammollo i piedi, guardar quel luogo che incanta
e scovare così del verbasco l'alta pianta
Spunta sull'altro lato, indica che la boscaglia inizia in quel punto
chiamata "sentinella del bosco", che è un appropriato riassunto.
Ho scoperto che Bengasi andava a far carbone
c'è una foto sua famosa che fa da testimone
dove carica il barilotto su un treno
ma non di carbone sicuramente pieno...
E tu forse non ci crederai
ma quella foto è il simbolo dei pistoiesi carbonai!
Il bozzo di Bengasi da decenni è un ritrovo
per grandi e piccini è stato come un covo,
tuffarsi dal sasso, altro che trampolino
è come una piscina, ma certamente è più vicino.
Un luogo di ritrovo a km zero
che incanta e rapisce per davvero.
Ti allego foto per far cosa gradita
ora sta a te, è ricominciata la partita!

Michele:

Oh Chiarina, così non ci si comporta,

c'avete un bozzo così bello e me chi mi ci porta ?
Anch'io i piedi ci voglio inzuppare,
e mentre mi rinfresco, la natura voglio ammirare.
Ahimè la nostra fora è un po' più miserella,
per inzupparci i piedi mi ci vole una scodella.
Ma non credere che d'acqua si sia sprovvisti,
or ti presento i nostri Lavatoi se ancor non li hai visti.
Da ragazzi, nelle giornate più bollenti,
ci bastavan due minuti a mollo per iniziar a batter i denti.
Ne abbiamo tanti per fortuna,
e son belli di giorno ma ancor di più al chiar di Luna.
Ogni borgata ha il suo da conservare,
prova solo ad immaginar quanta gente ci sarà stata a lavare.
Chissà quante massaie ci si saran rotte la schiena,
per togliere dai panni terra e carbone di buona lena.
I lavatoi erano anche un posto di pettegolezzo e condivisione,
possiamo dir che furon del passato i social e la televisione.

Chiara:

Sommo ianese, chiedo venia per l'assenza

ti informai comunque della mia partenza.
Ti ringrazio anzitutto per la tua spiegazione
è sempre un piacere mostrar queste bellezze alle persone
raccontar loro pillole di storia
scavare un po' indietro grazie alla memoria.
Molto belli e ben tenuti son i vostri lavatoi
ovviamente non aver dubbi, ne abbiamo anche noi!
Il gruppo whatsapp di allora, è stato dichiarato
e credo che il paragone sia proprio azzeccato...
Luogo di ritrovo, un'occasione per ciarlare
e tutti i fatti farsi raccontare.
A Pistoia 121 son quelli registrati
di questi ben 7 son nei dintorni di Santomoro situati,
in particolare ti parlerò di quelli in paese
costruiti quando la grande guerra si arrese.
Arrivando da Pistoia, uno lo trovi ai Vignali
un altro al Fosso del Diavolo, se ancora un po' sali...
Se vai verso il bosco, ai Lamberti ti devi fermare
ma altri due vorrei farti ammirare!
Sali al bivio fra Poggetto e Montagnana
forse è un po' in salita, ma è una scarpinata sana...
Altrimenti quello al ponte, molto ben tenuto...
...Ora tocca a te, sei sempre il benvenuto!

Michele:

"Sommo Ianese" mi lusinga e mi garba un monte,

pensa che dall'emozion mi suda pure la fronte.
Più adatto a me forse era " VATE(r) Ianese ",
Chiara sei troppo buona, gentile e cortese.
Anche i tuoi lavatoi son meravigliosi,
trasudan bellezza e ricordi a grosse dosi.
Poi in una foto piena di bambini,
ho riconosciuto due pennacchi birichini.
Sarà forse la mia puffetta,
mentre di Santomoro ne esplorava una fetta?
Adesso veniamo a noi mia sfidante,
vorrei farti veder una cosa assai importante.
Voglio esser sincero ed onesto,
si trova al confine con Iano e lo preciso lesto.
Non so se già li conoscete,
questi sono i "Sassi Scritti" e adesso li vedrete.
Vicino a Croce al Romito son situati,
e di scritte incise son come tatuati.
Nella roccia sono indelebili e scolpite,
tracce del passaggio di civiltà ormai sparite.
Quando potremmo ti ci vorrei portare,
perché fidati, a toccarli con mano devi provare.
A me ha fatto un effetto così bello e strano,
è come sentir il passato che ti porge la mano.