venerdì 19 gennaio 2018

Lo Scoiattolo: l'appello di Chiara Vitali del comitato di gestione dei genitori

di Chiara Vitali


Comprammo casa a Santomoro dieci anni fa, io e mio marito. Cercavamo in questa zona perché volevamo far crescere i nostri figli qui, nella valle da dove provenivano i miei nonni. Mio marito si innamorò del luogo quasi più di me… “E poi c’è anche la scuola”, disse. La scuola dell’infanzia Lo Scoiattolo è come una bolla, un’incantevole bolla trasparente da cui i bambini vedono ed assaporano il mondo. Si parte da Pesci, per nuotare con maggiore facilità in uno spazio accogliente, si diventa Scoiattoli per iniziare ad esplorare ciò che ci circonda, ci si trasforma in Cavalli per poter galoppare presto… E infine si esce dalla scuola come “cavalli alati”, piccoli pegaso che volano lontano, con bellissime ali spuntate grazie a tutte le esperienze fatte. Si vola lontano, è vero, ma il bello dello Scoiattolo è avere sempre una porta aperta per chi lo lascia, per chi vuole tornare a salutare le maestre e le collaboratrici, bimbi che si riaffacciano più sicuri e tornano per un attimo pesciolini per nuotare fra i ricordi, scoiattoli per sgranocchiare il mondo e cavalli, per galoppare verso il loro futuro. 

Questa scuola ha un difetto, non si trova mai davvero l’uscita, se ne resta imprigionati e non potrebbe esserci una sensazione più gradevole. Sono grata a mio marito di averci permesso di abitare in questo paese, di aver fatto quindi in modo che i nostri tre figli frequentino questa scuola, la scuolina, il fulcro di tutto. Hanno fatto e stanno facendo meravigliose esperienze, frequentare questo luogo permette a loro e ai loro compagni di toccare con mano il territorio che ci circonda, di viverlo, di assaporarlo con la gioia negli occhi. Dovreste vedere quelle piccole file di bimbi sorridenti che si tengono per mano e vanno nel bosco, perché c’è sempre qualcosa da raccogliere o da conoscere, c’è sempre un po’ di fiume in cui infilare gli stivaletti e qualche pietra su cui saltellare. Ci vanno cantando, nel bosco, con la spensieratezza che ti aspetti dall’età, vanno verso il ponte e il bozzo di Bengasi, vanno a scovare i resti dei metati… È impensabile far finire tutto questo, è una ferita dolorosa per noi non sentire più dalle finestre le canzoni dei bimbi che improvvisano un girotondo nell’Aina o al Nencio. Ci sono i lavatoi al bivio che aspettano con le acque fresche quelle manine, la ringhiera ai Vignali da cui guardare la città bella e grande con un binocolo di cartone. Si organizza e in un attimo siamo tutti a raccogliere le olive in un giardino, c’è il paniere da riempire e da riportare a scuola con orgoglio per mostrarlo a Liliana, la colonna portante dello Scoiattolo. E poi tutti al frantoio, perché c’è ancora da sapere cosa succede dopo, cosa accade, quali magie compiono i grandi. 

Statalizzare una scuola così significa  perdere tutto questo, indipendentemente dalla bontà delle maestre e del personale statale, snaturarla e non ne capiamo il motivo: per pure questioni economiche? Ci sono cose che non si misurano in dati economici, come quello che Lo Scoiattolo rappresenta per tutti noi. Poi c’è il Centro Sociale, pronto a stupire i bambini e le bambine con una pittura o una lettura, luogo che accoglie anche le mostre realizzate dai gruppi della scuola e dà voce ai loro piccoli grandi lavori. Ecco cosa accade qui da noi. Si dà voce ai piccoli animaletti che popolano la scuola, si mettono in mano a loro gli strumenti per conoscere ciò che abbiamo, il luogo dove abitiamo. 

Lo Scoiattolo è una casa, è la loro seconda casa, il paese allarga le sue braccia e accoglie gli scolari, la collaborazione è fitta e continua, tu genitore sai che stai facendo a tuo figlio un regalo unico e irripetibile. Lo Scoiattolo è una scuola comunale e ha un forte rapporto con tutta la comunità del paese. La popolazione di Santomoro si presta spesso per organizzare iniziative con la scuola, anche oltre gli orari scolastici. La statalizzazione non renderebbe più possibile questa forte interazione fra scuola dell'infanzia e il paese in cui si trova, impoverendo così la sua natura. Ogni statalizzazione va ovviamente contestualizzata, spiegata per i singoli casi in cui questa deve avvenire; proprio per questo motivo, rendere statale la scuola Lo Scoiattolo di Santomoro sarebbe un errore e una perdita di quei valori che i genitori cercano in questa realtà, portando i figli qui anche da fuori zona. 

Noi vogliamo che le nostre ragioni vengano ascoltate e comprese da chi ci amministra, che stia insieme a noi per il bene di tutti e faccia un passo indietro.

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