Il paese di Santomoro


Santomoro è una frazione collinare del comune di Pistoia situata nella Valle delle Due Buri. Dista circa 7 km dal centro urbano. Nel paese ci sono la Scuola Comunale per l'Infanzia "Lo Scoiattolo", la Casa del Popolo Arci, la bottega di generi alimentari e la panetteria, la macelleria, il ristorante-pizzeria la Peppina, l'edificio dove hanno sede il Centro Sociale, la Croce Verde e la piccola Biblioteca e anche una bellissima pensione per cani, gatti e animali da compagnia: Oasi Verde

"Santomoro, paese ubicato sulla collina della Valle della Bure, situato sulla sponda destra del torrente, prende il nome da un oratorio del 1048, posto in loco Campilio, dedicato a San Mauro, frate seguace di San Benedetto e suo successore.

Successivamente, la contessa Matilde di Toscana prese sotto la propria protezione l'abbazia di S. Salvatore a Taona, donando, tra il 1098 ed il 1104,  alcuni terreni; così le proprietà della Badia arrivarono fino al torrente Bure.

La tradizione vuole che l'oratorio fosse stato costruito ad opera dei detti monaci benedettini e, sembra che insieme a questa costruzione, esistesse un ospizio, per uso dei viandanti e dei monaci che dal fondo valle risalivano alla Badia.

Documenti che avallano questa tesi non sono stati trovati, ma nel Libro Croce del 1046 é ricordato che nella valle della Bure, esisteva un locusqui dicitur ad Sancto Mauro.

Nel XII secolo fu costruita una nuova chiesa, dalle linee romaniche con un elegante abside, dedicata a San Silvestro e San Mauro e che fin dal XII secolo é dipendente dalla pieve di Valdibure (Montecuccoli). Nei secoli successivi, l'edificio non avendo subito rimaneggiamenti strutturali è potuto giungere sino ai nostri giorni conservando le forme originali. 


La chiesa fu edificata addossata ad una torre preesistente, come quella di Candeglia. Si presume che fossero torri di difesa, costruite in epoca longobarda. Sembra che servissero per l’avvistamento dei nemici Bizantini che pressavano ai confini.

Intorno alla chiesa e sulla via della Badia si è poi costituito il paese, del quale, le poche notizie che possediamo, sono tratte da alcuni atti notarili e dal Liber Focorum.

Nel XIII secolo, il borgo costituisce un comune rurale della circoscrizione di Porta Guidi che nella prima metà del secolo conta 21 fuochi popolani (siamo nel 1244 circa).

Il paese è raccolto in piazzette che assumono i nomi tipici delle colline: Ruga, Borgo, Aina, Montagnana, Poggetto, etc.. Altre prendono nome dalle famiglie che vi hanno abitato: Lamberti, Vignali.

In alcuni documenti si trovano citati: il Poggetto, nel 1424 è documentata la presenza di una casetta di proprietà di Costantino di Giovanni del popolo di Santomoro; ai Vignali, nel 1722 è documentata la presenza di un appezzamento di terreno di proprietà di Iacopo Vignali".




Fotografie di Jacopo Ferri. QUI tutte le sue foto.

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